Produrre di più lavorando meno? Da Lamborghini si può. La casa automobilistica, fiore all’occhiello del Made in Italy, promuove il modello della settimana lavorativa di quattro giorni. Introdotta nel 2023 per 1.000 operai su 3.000 dipendenti totali, la formula ha già dimostrato risultati concreti: meno assenze per malattia, riduzione degli infortuni, maggiore soddisfazione interna e — soprattutto — incremento della produttività.
I numeri della svolta
La settimana corta interessa il 70% degli addetti alla produzione. Dove si lavora su due turni (come nei reparti di Revuelto e Temerario), le settimane brevi si alternano con quelle normali. Nella linea Urus e nel reparto verniciatura (tre turni), lo schema è di due settimane corte ogni tre. I lavoratori hanno rinunciato a una quota di riposi, ma i vantaggi sembrano compensare ampiamente. E le nuove assunzioni? Mille negli ultimi tre anni, con le 500 previste tra il 2024 e il 2025 quasi completate.
Il rischio nel settore? La sovracapacità
Umberto Tossini, responsabile HR e organizzazione, guarda avanti con attenzione: “C’è un drammatico problema di sovracapacità produttiva nell’automotive. Il nostro equilibrio si basa su costi di struttura contenuti all’8% dell’intero budget aziendale. Continueremo su questa strada”.
Più soldi, meno conflitti
Lamborghini offre ai propri dipendenti una retribuzione superiore del 40% rispetto al contratto nazionale dei metalmeccanici, con premi di produzione che sfiorano i 6.000 euro. Eppure, in un clima nazionale segnato da 40 ore di sciopero nella categoria, Tossini lancia un appello: “Serve pragmatismo per superare lo stallo nella trattativa per il rinnovo. Non è detto che il futuro debba seguire vecchi modelli”.
Competenze, una corsa contro il tempo
Con l’evoluzione tecnologica, le competenze diventano rapidamente obsolete. “Oggi durano dai 2 ai 5 anni. Per questo vogliamo superare il modello della classica accademia aziendale. I giovani apprendono in modo diverso: servono nuovi strumenti formativi”.
Smart working? Sì, ma con equilibrio
Fino a 12 giorni al mese di lavoro da remoto sono previsti dal contratto aziendale. Ma i dipendenti Lamborghini, secondo Tossini, scelgono in autonomia l’equilibrio: “La media reale è tra i 5 e i 6 giorni al mese. È una questione di fiducia e responsabilità condivisa”.