Finanza pubblica

Fisco, solo 1 azienda su 71 viene ispezionata ogni anno

Secondo la Corte dei Conti, l’attività di accertamento è troppo lenta e poco incisiva: dell’evasione scoperta solo il 17,7% si traduce in incassi reali

Fisco, solo 1 azienda su 71 viene ispezionata ogni anno

In Italia le verifiche fiscali sono una rarità. Ogni anno solo l’1,4% delle imprese e dei professionisti subisce un’ispezione “sostanziale”, cioè con accessi diretti e controlli reali. In pratica, per passare al setaccio l’intero tessuto produttivo servirebbero almeno settant’anni.

Evasione scoperta ma non incassata

Il problema non è solo la scarsità di controlli, ma anche l’efficacia. Su 100 euro di evasione accertata, appena 17-18 finiscono nelle casse pubbliche. Nel 2024, a fronte di 72,3 miliardi individuati, solo 12,8 sono stati riscossi. Quando l’accertamento arriva a cartella esattoriale, il tasso di incasso crolla addirittura al 3,1%.

Condoni e aspettative che favoriscono i furbi

Secondo la Corte dei Conti, i contribuenti confidano in sanatorie e rottamazioni future, rendendo i controlli meno temuti e poco deterrenti. “Il rischio di essere ispezionati è molto ridotto” osservano i magistrati contabili, invitando la politica a rafforzare gli organici del fisco ed evitare nuovi condoni.

I settori più colpiti e i dati choc

Il commercio, la ristorazione, la sanità e l’intrattenimento sono tra i comparti più controllati, ma con percentuali minime: tra l’1,3 e l’1,7% delle aziende all’anno. Nel settore edilizio si arriva a un controllo ogni 20 imprese, negli intermediari immobiliari uno ogni 50.

Controlli finanziari in crescita, ma senza risultati

Unico fronte in aumento è quello dei controlli bancari e sugli investimenti, passati da 3.540 nel 2023 a 4.558 nel 2024. Nonostante ciò, gli incassi sono crollati del 61,4%, passando da 13,2 a 5,1 milioni di euro.