Monte dei Paschi di Siena, la banca più antica del mondo, fino a pochi anni fa rischiava il tracollo. Salvata da ricapitalizzazioni e dall’intervento pubblico, oggi Mps sorprende i mercati: è lei a dettare le regole del gioco, conquistando Mediobanca con un’operazione che segna un cambio epocale.
L’assalto riuscito a Piazzetta Cuccia
Con il 62,3% del capitale in mano, Mps diventa il nuovo azionista di controllo di Mediobanca. Dal 15 settembre, l’istituto guidato da Alberto Nagel diventerà ufficialmente una controllata del Monte, che potrà così portare avanti un piano di fusione in grado di generare sinergie da 700 milioni e sfruttare quasi 3 miliardi di crediti fiscali.
Lovaglio, il “risanatore” diventato “conquistatore”
L’amministratore delegato Luigi Lovaglio, che aveva riportato Mps in carreggiata dopo anni di crisi, ora consolida il suo ruolo come protagonista assoluto della finanza italiana. “Il mercato ha sostenuto il nostro progetto di crescita e integrazione. Un’unione tra due eccellenze che rafforza il sistema Paese”, ha detto il Ceo.