Il debito pubblico italiano continua a correre e, secondo i dati diffusi da Bankitalia, a giugno ha toccato la cifra record di 3.070,7 miliardi di euro, con un incremento di ben 18 miliardi rispetto a maggio.
Le cause dell’aumento
L’impennata è dovuta principalmente al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche, salito a 16,4 miliardi, all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (+0,8 miliardi) e agli effetti combinati di scarti e premi su emissioni e rimborsi, rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e variazioni dei tassi di cambio (+0,8 miliardi).
Entrate fiscali in crescita
Sul fronte delle entrate tributarie, a giugno lo Stato ha incassato 43,8 miliardi, in aumento del 4,2% (+1,8 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2024. Nel primo semestre 2025, le entrate complessive hanno raggiunto 257,3 miliardi, con una crescita del 3,4% (+8,5 miliardi) rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno.
Un equilibrio sempre più delicato
Il dato conferma una tendenza ormai consolidata: entrate fiscali in aumento ma un debito pubblico che continua a espandersi, segnalando la necessità di politiche di bilancio capaci di coniugare crescita economica e sostenibilità dei conti.